Ambulatorio Veterinario D.ssa Paola Sferrazza

Notizie utili per conoscere meglio i nostri amici a quattro zampe..

domenica 19 dicembre 2010

LA MEDICINA PREVENTIVA NEI PELOSETTI ANZIANOTTI

Nell’ultimo decennio le speranze di vita dei nostri animali domestici sono aumentate in modo considerevole, di conseguenza si è venuta a formare una popolazione di cani e di gatti in età molto avanzata, grazie anche ai progressi realizzati nella medicina veterinaria, al miglioramento della situazione igienica in genere e ad una alimentazione più corretta.

L’invecchiamento, ormai è chiaro per tutti, non è una malattia ma esso comporta un’alterazione progressiva delle capacità dell’organismo di mantenere le funzioni di adattamento rendendosi vulnerabile alle aggressioni dei fattori esterni in modo tale da favorire l’insorgere di malattie o il manifestarsi di quadri patologici prima silenti.
E’ quindi necessario , ad un dato momento della vita dell’animale, passare in rassegna le sue differenti funzioni vitali; un bilancio della salute del nostro compagno a quattro zampe ormai anziano, sarà la prima tappa per affrontare insieme questo percorso delicato della sua vita.
La speranza di vita massima per un cane è di 27 anni ma sono rari quelli che superano i 20. in realtà la speranza di vita media considerando tutte le razze è di circa 13 anni.

Definire anziano un cane o un gatto è una questione sicuramente non facile dal momento che è influenzata da molte componenti come la genetica ( razza, taglia ),  la nutrizione, le condizioni di vita, ecc. Per esempio un cane di piccola taglia si tende a considerarlo anziano a partire dagli 11 anni, un cane di media taglia a partire dai 9-10 anni, un cane di grossa taglia intorno agli 8 anni, un cane di taglia gigante verso i 6-7 anni mentre un gatto intorno ai 12-13 anni. In generale un cane è considerato anziano quando arriva al 75-80 % della durata della sua vita.

La visita dell’animale anziano è un atto di medicina preventiva che è, insieme, la scienza e l’arte di mantenere in buono stato di salute il nostro amico, prolungandone la vita con delle diagnosi precoci ed il trattamento preventivo delle malattie nonchè con il miglioramento delle condizioni igieniche e di salute.
La medicina preventiva si basa essenzialmente  sulla diagnosi tempestiva delle malattie in uno stadio in cui sono ancora curabili quando le conseguenze possono ancora essere limitate ottenendo una maggiore possibilità di successo terapeutico.

Il cane che invecchia è caratterizzato, in generale da una riduzione delle funzioni metaboliche che ne diminuisce i fabbisogni energetici del 30-40 % e da una disidratazione tissutale, questo comporta anche una minore capacità di termoregolazione e un prolungamento del tempo per smaltire i farmaci.
Diminuiscono le riserve organiche di glicogeno e aumentano trigliceridi e colesterolo.
L’efficienza del sistema immunitario diminuisce e questo comporta un aumento della sensibilità alle malattie virali e giustifica la vaccinazione annuale degli animali anziani fino alla fine della loro vita.
Il pelo comincia a diradarsi, diventa secco e fragile mentre i peli bianchi fanno la loro comparsa intorno al muso, l’insorgenza di adenomi, cisti e tumori cutanei diventa più frequente.
Gengiviti da tartaro, parodontiti, stomatiti e tumori della cavità orale sono tra i più comuni disturbi dell’animale anziano e spesso incidono pesantemente sulla qualità di vita del soggetto e frequentemente provocano il rischio di diffondersi di pericolose condizioni infettive ad altri apparati (cuore in particolare).
Il tubo digerente subisce discrete trasformazioni, diminuisce la capacità digestiva e declina la funzione epatica provocando la riduzione della secrezione biliare favorendo un minore assorbimento dei lipidi. Il tenore in acqua dell’organismo diminuisce proporzionalmente con l’avanzare dell’età e il calo della quantità di acqua associato ad una minore sensibilità alla sete, fa si che i cani anziani corrano un rischio maggiore di disidratazione in caso di diarrea o vomito, inoltre l’invecchiamento è associato ad una perdita progressiva della massa muscolare (massa magra) che va di pari passo con l’aumento della quantità di adipe (massa grassa) anche se il peso corporeo resta uguale.

La funzionalità renale perde progressivamente il suo potere di filtrazione e la riduzione dell’eritropoietina prodotta a livello renale può favorire l’insorgenza di una anemia cronica.
L’apparato locomotore subisce, nell’animale anziano, una involuzione caratterizzata dalla perdita di masse muscolari ed ossee con fibrosi e atrofia delle fibre muscolari. Mentre a livello di sistema nervoso si assiste ad una progressiva diminuzione delle cellule nervose cosa che riduce la capacità di movimento così come l’acutezza visiva e quella uditiva.
Il comportamento si modifica con un calo della risposta agli stimoli e con una tendenza allla sonnolenza e all’irritabilità.

Tutte queste considerazioni generali sulla senescenza degli animali permettono di impostare una visita geriatrica che dovrà iniziare nella seconda metà di vita del nostro amico e che può essere tranquillamente eseguita come regola in occasione delle vaccinazioni annuali.
Questa visita deve comprendere contemporaneamente una parte di medicina preventiva per evitare l’insorgere o l’aggravarsi di alcune patologie, e insieme una medicina predittiva che considera provvedimenti diagnostici e di prevenzione su quei soggetti nei quali , per razza, taglia ecc., si conosce già la predisposzione a determinate malattie.

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